In tutta l'Europa, ma sopprattutto in Italia, nel 2007 prese vita la "Crisi".
Questultima riguarda il mercato del lavoro, il mercato dei beni e della produzione.
E' tutto collegato: non c'è più lavoro perchè non si produce, non si produce perchè nessuno compra e consuma, nessuno compra perchè è stato licenziato, ma se non si ha il salario con cosa compro... e così via sempre peggio.
Le imprese non investono per ricominciare perchè non ci sono abbastanza risparmiatori che (attraverso l'acquisto dei titoli) danno denaro.
Tutto continuerà (per come va adesso) finchè ci ritroveremo a tirarci i sassi come nel film "La terra del fuoco" (che consiglio a tutti di vederlo).
C'è chi dice (non i politici) che bisognerebbe pagare più tasse, (cosa secondo me giusta non scherzo) le quali andrebbero allo "Stato" (Amministrazione pubblica) che per servirci a dei nostri bisogni (es. strade, palazzi, ma anche contributi per ricostruire strade, o come contributi per coltivare campi) rimetterebbe al lavoro qualche impresa che a sua volta qualche lavoratore.
Aumenterebbero i ricevitori di salari, i quali li spenderebbero per beni di qualche impresa che aumenterebbe la produzione di quest'ultima che chiamerebbe altra gente al lavoro e si ricomincerebbe a lavorare bene.
Ma se la gente non arriva a mangiare come si possono aumentare le imposte?
Partiamo da lontano!!!
Nel mondo ci sono soldi... ma chi li ha? La risposta è:"Non sò chi ma sono in pochi!"
Compito delle imposte sono anche la redistribuzione del PIL;
Chi tassare?
Direi di lasciare stare la gente che comprandosi da mangiare arriva a fine mese senza soldi, ma tasserei chi non li consuma tutti pur mangiando come un porcellino. Attenzione però, se non li mette via e si compera una casa?! La casa non aiuta a far girare il circolo descritto prima; e poi venduta la casa ha nnuovamente un sacco di soldi.
In Italia il sistema tributario è che chi guadagna di più o che ha molti soldi, paga le imposte che hanno meno pressione sul suo salario di uno che invece ha pochi soldi: uno che guadagna 100 paga di tasse 60 e uno che guadagna 200 paga 80.
Forse sarebbe bello pagare le tasse (se usate come in Danimarca), se fossero per una funzione di redistribuzione e se garantissero benefici a tutti e non a pochi.
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