lunedì, ottobre 21, 2013

Sembra strano ma è così...

In tutta l'Europa, ma sopprattutto in Italia, nel 2007 prese vita la "Crisi".

Questultima riguarda il mercato del lavoro, il mercato dei beni e della produzione.
E' tutto collegato: non c'è più lavoro perchè non si produce, non si produce perchè nessuno compra e consuma, nessuno compra perchè è stato licenziato, ma se non si ha il salario con cosa compro... e così via sempre peggio.
Le imprese non investono per ricominciare perchè non ci sono abbastanza risparmiatori che (attraverso l'acquisto dei titoli) danno denaro.

Tutto continuerà (per come va adesso) finchè ci ritroveremo a tirarci i sassi come nel film "La terra del fuoco" (che consiglio a tutti di vederlo).

C'è chi dice (non i politici) che bisognerebbe pagare più tasse, (cosa secondo me giusta non scherzo) le quali andrebbero allo "Stato" (Amministrazione pubblica) che per servirci a dei nostri bisogni (es. strade, palazzi, ma anche contributi per ricostruire strade, o come contributi per coltivare campi) rimetterebbe al lavoro qualche impresa che a sua volta qualche lavoratore.
Aumenterebbero i ricevitori di salari, i quali li spenderebbero per beni di qualche impresa che aumenterebbe la produzione di quest'ultima che chiamerebbe altra gente al lavoro e si ricomincerebbe a lavorare bene.

Ma se la gente non arriva a mangiare come si possono aumentare le imposte?

Partiamo da lontano!!!
Nel mondo ci sono soldi... ma chi li ha? La risposta è:"Non sò chi ma sono in pochi!"
Compito delle imposte sono anche la redistribuzione del PIL;

Chi tassare?

Direi di lasciare stare la gente che comprandosi da mangiare arriva a fine mese senza soldi, ma tasserei chi non li consuma tutti pur mangiando come un porcellino. Attenzione però, se non li mette via e si compera una casa?! La casa non aiuta a far girare il circolo descritto prima; e poi venduta la casa ha nnuovamente un sacco di soldi.

In Italia il sistema tributario è che chi guadagna di più o che ha molti soldi, paga le imposte che hanno meno pressione sul suo salario di uno che invece ha pochi soldi: uno che guadagna 100 paga di tasse 60 e uno che guadagna 200 paga 80.

Forse sarebbe bello pagare le tasse (se usate come in Danimarca), se fossero per una funzione di redistribuzione e se garantissero benefici a tutti e non a pochi.

lunedì, ottobre 14, 2013

here I am!

ok niente di serio raga! è tardi, domani mattina devo svegliarmi presto per andare a lezione e immagino anche voi altri lavoratori o studenti.. però era per mostrare la mia presenza attiva! che brava no? beh a presto(magari con un pensiero più serio se riesco, adess l'è masa tardi).. :):) cheers!

ps: by ValeR

domenica, ottobre 13, 2013

DOPO ANNI E ANNI

L'ultimo "articolo", su questo blog, è stato scritto il 27 febbraio del 2011.

Il primo post fu scritto lunedì luglio 03 2006:
"Drena Blogger Team
Non abbiamo idea di quanto durerà la creazione di questo blog.. ma fidatevi.. la vostra attesa sarà ripagata.."
Una volta: internet el neva pian e mal, el computer el se empizava tant per veder qualche porno; ma noi: ragazzi dalle buone maniere (che si mettevano la vaselina già la mattina perché non sapevano quando sarebbero stati fottuti) aprimmo questo blog per trattare seri discorsi, per trarre ed esprimere le nostre nuove idee e pensieri e per soffiare sulle gemme dei fiori estivi per cospargere la nostra intimità: scrivere poesie.
!
Oggi è il 13 ottobre 2013.
I computer sono veloci, rapidi, sintetici, download, wi-fi, Bluetooth, I Like It, Facebook, Iphone, smartphone, internet tablet, Icould, apple, Samsung 1, Samsung 2, fraglaii e laconchadetuamae.
La mattina non ci mettiamo più la vaselina perché oramai siamo abituati a prenderlo.
I cellulari (se si possono chiamare ancora così) sono come animali domestici; ti seguono dalla mattina e ti si accucciano nel letto la sera.
Si leggono le notizie su facebook cioè come stanno i tuoi amici mai conosciuti.
I TG parlano delle signorine e poi ultim'ora che siamo in crisi; abbiamo chi ci racconta le favole, hanno le cravatte e spesso i capelli finti, abbiamo la pubblicità di come prenderlo; per finire che anneghiamo le nostre idee!

Sarebbe bello ricominciare a riscrivere

domenica, febbraio 27, 2011

Basta un minuto


La farfalla si appoggia sul fiore,
è li che aspetta il suo verme amore;
spalanca la bocca il coccodrillo,
ma è il suo unico verso... lo sbadiglio;
la mela non vede l'ora che dall'albero cadere,
rotolare fino a trovare le sue amiche pere;
sul fiume non si vede il pesce,
è ancora in acqua... è uno che non esce;
l'acqua è tranquilla e trasparente,
scorre sotto il ponte in modo clemente;
l'albero è aspettato a casa dalla moglie,
lui non si muove... la sua vita son le foglie;
canta il veloce viaggiatore ermellino,
è di tappa sul caldo camino;
la mente è dietro il freddo cancello,
ma per superarlo basta usare il suo pennello.

martedì, agosto 10, 2010

INDIVIDUALISMO NOCIVO

La nuova società è basata sul singolo. Questa cultura è espansa attraverso diversi mezzi, tra i quali non manca sicuramente la televisione.

Vi esporrò il problema attraverso esperienze banali ma sono esperienze avute da un ventitrenne, perciò non avendo 60 anni ritenetele almeno "esperienze semplici".

Appena tornavo a casa mi sdraiavo sul divano, accendevo la TV e guardavo D'Artagnan: il mio cartone preferito ai tempi dell'asilo. Quattro moschettieri (1 non professionista), quattro uomini che si trovavano a lottare contro venti ladri, quattro uomini che incrociavano le spade al centro del cerchio e guardandosi negli occhi urlavano:"Uno per tutti tutti per uno", si appoggiavano con le spalle uno con l'altro e si battevano tutti assieme, costi quel che costi.
Adesso, mi accendo la TV raramente, ma al 100% mi trovo un programma con ballerini, che pur di vincere si accoltellano, con affilate parole, alle spalle e magari pur di raccogliere televoti e dare nell'occhio al pubblico si mettono a piangere per moscolino schiacciato sulla porta.

Una volta tornando da qualche festa sento Ligabue che canta:"Lavorando come Oriali, anni di fatiche botte e vinci casomai i Mondiali".
23 anni sono pochi per sapere chi sia Oriali, anche quando so chi siano: Dino Zoff, Paolo Rossi, Giuseppe Bergomi, vincitori anch'essi del Mondiale.
Oriali è il classico giocatore che sa stoppare a fatica la palla e il passaggio lo sà fare solo se è più corto di 2 metri, niente di speciale... ma sa falciare quando serve e sà correre come un cavallo quando qualcuno perde palla ed è fuori posizione (ascoltate "Mediano" di Ligabue).
Adesso, mi vedo il Real Madrid che si prende Ronaldo, giocatore di palla ma non di squadra. Utilizzato per vendere magliette, quando Oriali le magliette le strappava. Ha più importanza se Ronaldo fa gol non se il Real vince.

Secondo me quando si è in una squadra non è importante far sapere il proprio nome ma quello del team di cui si fa parte. Quando D'Artagnan aveva una missione, dava tutto se stesso per fare in modo che questa venisse realizzata; dava più importanza agli scopi di tutti che dei suoi.

Ottima pozione anti-individualismo: generosità.

Topax

mercoledì, luglio 14, 2010

Senza regola













Poeta incostante;
le mani nelle mutande;

eroi e non eroi;
si fanno i fatti suoi;
si legge il giornale;
si legge solo il male;
uccellini alla finestra;
guardano la maestra;
lei sa usare il righello;
ma non solo per far quello;
(mi fà la rima con uccello)
Le nuvole sfiorano il sole;
ascoltano le mie parole;
idee galleggiano nell'aria;
in Africa si trova la Malaria;
la nota è nell'orecchio;
il bastone: quarta gamba per il vecchio;
in tivù si parlano di mode;
il cane con la cagna raddrizza le sue code;
il Mondo immerso nel cemento;
tra un po' ho mattone sotto il mento;
il tasso nella tana;
aspetta la Befana;
per volare usa la banana;
non è del tutto sana;
che fine ha fatto S.Lucia;
è in casa, aspetta la Marja;
L'ascella è calda come un forno;
peggio di una ragazza porno;
di sudore è la mia goccia;
venderei poesie più di Moccia;
è da tanto che non scrivevo;
forse è meglio senza rimavevo.

venerdì, maggio 28, 2010

Rovesciata in un gran lago/che di bere non è mai pago. // Ma quando picchia forte coi suoi raggi/il sole libera un vapore leggero:/quasi per magia se lo respiri e lo assaggi/a volte il cuore torna intero.

Un ricamo maldestro di parole, non copre le cicatrici d' Amore. Questa maiuscola, fa di per sè rabbrividire, ma anche minuscola a volte basta a far soffrire.