venerdì, ottobre 17, 2008

La pazienza


Quando non si facevano i compiti alle elementari si facevano nascere nuove sensazioni nei maestri. Potevano essere, come spesso succedeva, sensazioni negative: allora il maestro, o la meastra prendevano il tuo libretto, lo aprivano alla prima pagina libera, giravano la pagina e leggevano cosa c'è dietro per farsi un po' i cazzi tuoi, ti davano un'ultima occhiata, si sistemavano gli occhiali sul naso e iniziavano a scrivere. I messaggi spesso scritti erano di tipo Telegrafici "Suo figlio Tomaso Michelotti- come se una mamma non conoscesse il nome di suo figlio- non ha eseguito i compiti assegnati per oggi. Porgo distinti saluti etc.". Una dozzina di parole che rovinavano la giornata: al ragazzo che se le sentiva dalla mamma, alla mamma perchè doveva fare finta di arrabbiarsi, al papà perchè doveva accontentarsi della cena-schifo preparata dalla mamma per il figlio.

Poteva succedere che nei maestri le sensazioni negative venivano placcate, i piedi di queste sensazioni venivano incollati al pavimento; proprio questo succede quando scende in campo la Pazienza: questa non solo chiude ai maestri un occhio ciascuno, ma tappa le orecchie al figlio, tappa la bocca alla mamma, apre lo stomaco al padre, facendo passare a tutti una giornata migliore.

La Pazienza costa poco, non è difficile averla, ha la qualità di inserirsi facilmente tra due persone, perchè non deve essere accettata da entrambe ma basta da una di queste; la Pazienza non ti da qualcosa in più, solo non ti toglie: non ti toglie una bella giornata, non ti toglie una bella persona, non ti toglie una bella sensazione... non ti toglie mille cose.

La Pazienza non va usata con intelligenza, va usata in esubero, se ne accumuli troppa comincia a valere incazzature, comincia a valere bestemmie per telefono, comincia a valere dormite di merda... La Pazienza è il serbatoio di sangue di emergenza nel cervello; quando la rabbia ti chiude le vie sanguinee destinate al cervello la pazienza da il sangue per farti ragionare evitando di commettere cose delle quali te ne pentiresti.
P.S: la foto l'è quela de me papà quando nol magnava

5 commenti:

Anonimo ha detto...

me papà nol gaveva i bafi biondi

Anonimo ha detto...

...e invece mia mammma non faceva finta di arrabbiarsi ma si arrabbiava eramente...sfighe della vita, no???....bacio...

Anonimo ha detto...

k palle però...non scrive più nessuno....!!!uffaaaa....!!!

Anonimo ha detto...

dany, stavolta ti do ragione, lasciate commenti stupidi, li lascia anche la dany=)
Dany oggi ho visto tuo fratello a Trento

Anonimo ha detto...

grazie toma...sempre così gentile,lui...ma siiii...!!! ormai siamo noi gli unici superstiti che guardano ancra qst blog...!!!