lunedì, febbraio 26, 2007

MARE NERO (Alessio Lega)

Noi siamo il mare nero che di giorno sta calmosi muove lentamente si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo e porta di lontano profumo di speranza invade la tua stanza ti fa sentire strano ti fa apparire estraneo al gregge dei montoni condotti nel macello al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto né avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Noi siamo il mare nero, acque salate e sporche depositiamo dubbi nel ventre d’ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede ed i nostri rosari sono i caricatori che sgraniamo amari nel ventre dei signori noi siamo la paura della classe più ricca noi siamo la torchiera della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma"lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma" Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ ultimo campanello. Noi siamo il mare nero che un giorno vi ha travoltivi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura...sospesi al centro esatto tra violenza e cultura. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, lutto e disperazione per un passato triste, per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto ci fan sentire logori, stanchi anche di gridare avvelenato il mare, sepolti nei ricoveri ricoverati, matti, pazzi per troppo amore con un sudario grigio disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra. Altro che "addio Lugano", cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...


PeTrip

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sei veramente un coglione! Passi tutto il pomeriggio a scrivere un pacco di canzone lunghissima che nessuno ha le palle di leggere perche si riempiono prima, invece di lasciare un breve commento alla poesia di un talentuoso neo-classico.Titticazzoculomerda sei un coglione.

marioluch ha detto...

concordo appieno! titti merda! vedi di imparare la canzone per sabato. non questa canzone di merda, ma quella degli strokes, cazzone!

Anonimo ha detto...

lo sapete che siete proprio allucinati?????
che cazzo state scrivendo?cmq titti merda coglione, il primo commento su carlo fesso giuliani era stupendo e chi lo ha scritto a santa RAGIONE.
cmq sabato sarà meglio che sai la canzone se no te lo dò io l'estintore.....e forse ti va peggio di carlo....

ciao Patacche!

little joint